domenica 21 maggio 2017

Io e te, questa sera



Ho una sensazione
-che non dovresti trovarti
stasera
con quest’uomo
troppo folle per
vivere con gli altri

Bevine uno
e anch’io me ne
verserò, non temere
-ecco, brava
bevine uno
per tutte le infinite volte
che questa vita ti pare
sprecata
bevine uno
per ogni volta che sai
che c’è solo questa, e
pazienza
bevine uno
per questa nostra notte
piovosa e senza senso

Non è amore quello che
voglio stasera, lo sai bene
fammi solo riempire il
tuo bicchiere

Bevine uno
per le macchine che
si bagnano fuori
sotto il cielo gelido
fuma pure, se vuoi
e poi bevine uno

Bevine uno
per ciò che ci hanno tolto
e noi sapevamo
bevine uno
per l’ottimo furto
su queste tue labbra così tristi
che non ho voglia di baciare

Bevi, bevine uno
non importa cosa o perchè
buttalo giù
metti un po’ di strada
tra noi e la sfortuna, stanotte
credo che ne berrò
un altro anch’io

Bevine uno
per i maestri sbagliati, gli amici
sbagliati, i programmi sbagliati, i
vicini sbagliati
e poi gli sbagliati eravamo noi
ricordi?
Bevi
non può far male
non più

Non ricambierò il tuo sguardo
quindi smettila di fissarmi
sono troppo stanco per tutto
e quella lucetta mi sembra già più viva

Stai bevendo
per ogni volta
che non hanno capito
perché non potevano seguirci
non dove ci trovavamo
era scomodo, buio
e faceva tanta paura

Bevine uno per me
se puoi
per come mi hanno voluto spegnere
quella cosa dentro
come lava che smette di pulsare
non ho nemmeno voglia di scopare
se ancora non l’hai capito

Bevi
e lasciati andare, per una sola volta
una
dimentica il superfluo
quello che ti hanno detto
quello che ci hanno taciuto
la pioggia là fuori e
bevi
perché io, io non mi lascerò andare
se non molto più tardi
quando sarò solo
coi miei sogni urticanti e
le mie pazzie che girano feroci

Alzati pure, se ti va
puoi anche andartene, in fondo
ma non ti darò un passaggio
non ne ho voglia
bevine uno

Stai lasciando cadere ora
vestiti e inibizioni
e gli orrori che ti hanno cucito addosso
ci voleva poi tanto?
Non dirmi che è il bicchiere, non lo
sopporterei
scommetto che da bambina sapevi ancora
correre

Non dirmi che sono solo arrabbiato
che sono patetico, non rovinare tutto
ho di là uno scrigno
lo aprirò al momento giusto
-quando sarà?-
bevine uno

Ridi, ora
rido anch’io
quanto sono vere queste risate non
me lo chiedo, ne vuoi un altro
ma sì, ma sì, ci andrò piano
quando dici “autodistruzione”
sei quasi buffa

E ora, ora che ho visto i
tuoi seni, e tu hai visto
quanto tempo ho perso? Cosa
succede?
In televisione come fanno
di solito?

Ne bevo uno
perché so che è tutta una ripetizione
un’assurdità
un replay senza inizio e
senza fine
ne bevo uno
lasciamelo fare

Ne bevi uno
e non sai quando i tuoi sogni
sono stati intrappolati
in una rete vicino al cielo
ne beviamo uno
senza sapere se siamo vivi
ancora vivi
non ho proprio voglia di
parlarti, capiscimi
è già stato tutto detto

Provo a berne un altro
sono arrivato
non hai capito
vado a godermi un sonno
ubriaco
anche se sono sobrio
e me lo godo da
solo.



Marco Zangari © 2003
www.marcozangari.it
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